Di Mattina Molto Presto
Etichetta: Conveyor
Formato: Vinile LP
Uscita: 1983
Rissosi
(Quarantotto - Sartori)
Partecipiamo a tutte le risse
Degne di un coltello e tutte lo sono
Il coltello che entra nella bocca e lavora
O nella pancia
Questo è il nostro motto
La nostra scritta sui muri notturni di notte
Se ce ne chiedete una
Lai lai la….
Con la gente
Con la gente che scappa
Con la gente che si dà da fare
Con la gente che sta’ a guardare
O in un angolo a bere ed avere paura
Con la gente che chiama la polizia
E i gendarmi che brindano
Vetri rotti, mille occhi
Dentro al nostro bicchiere
Con i tatuaggi sulle guance
Con un naso schiacciato che non abbiamo
Con una moglie che ci ha lasciato
Sei anni e due figli da scontare
Saltiamo i muri
Saltiamo i muri per dileguarci
Ma poi come sempre
E’ una ragazza che ci ferma dietro la chiesa
Dietro la chiesa, dietro la chiesa, dietro la chiesa
Dietro la casa
E poi e poi alla fine della rissa
Alla fine della rissa mi raccomando
Chiamiamoci tutti quanti amore
Pararero……
Davanti al poliziotto che non si lascia abbracciare
E noi, noi file di rissosi noi
Vite da rissosi
Scortiamolo per le vie della città
Con le trombe, trombe, trombe , trombe
Noi…noi file di rissosi
Noi vite da rissosi
Lo scorteremo per le vie della città
Con le trombe
Un Amore
(Quarantotto)
Avere un amore che abbia la stessa importanza
Della sedia sulla quale dormiamo
Nella stanza o nel parco
Un amore come una fisarmonica
Che continuiamo a suonare
Come un tamburello
Un amore come un francobollo da spedire
Perché’ possa arrivare perché’ possa giungere
Un amore come una lettera da allontanare
Perché’ possa arrivare e essere archiviato
Lai la la ……. Lai la la ……Ancora , no basta..
Un amore come un elefante e uno zoppo
Che lo conduce in mezzo alla musica
Come dentro una gabbia
Un amore come un elefante e uno zoppo
Che lo conduce in mezzo alla musica
Come dentro un bosco
Un amore come una bottiglia di mare
E una d’inchiostro per inquinarla
Un amore come una ragazza di mare
E una bottiglia d’inchiostro per inquinarla
Lai la… Lai la… Lai la…
Un amore come una banca un amore come a Milano
Lontana lontana lontana dove viviamo
Un amore come un armadio dove mettere le bandiere
E gli elmetti della guerra passata
Della guerra caduta per i giorni
Fino al palazzo della pace
Alla stamberga della pace
Della pace passata in cantina
Fino all’hotel della guerra
Fino all’alba della guerra
Lai la la ……. La ……Ancora .. Basta basta….
Basta basta basta….
Strada
(Quarantotto)
Oggi dai tuoi occhi esce come da una vecchia casa
A Berlino squadrata
Una giovane donna con un registratore
E il suo nastro ripete
“amo un grasso ragazzo tedesco
Che dorme sotto questa lavatrice con la schiena spezzata”
“siamo soli “mi chiede e io le dico di si
Mentre ti guardo infilarti il cappotto e girare nervosa
Per la stanza 3 metri per 3
E dire che io e i miei sogni, io e i miei sogni
Lai lai la la , lai lai la la
Io lui e lei scappiamo per i campi
Dalla polizia e dai loro grandi cani ma ma.
Ma il bello di tutto questo sogno
E’che fuggiamo questi segugi
Perché’ abbiamo un appuntamento con il potere
Sembra proprio allegro sembra proprio un sogno no?
Ma lo stato non dice mai… Trovati qui il tal giorno, ci sei già
Ed in quel giorno troviamo altri coglioni come noi
Che sono proprio coglioni come noi
Lai la la
E ci sembra che lui non ci sia
O meglio sia occupato a barcollare in altri cessi mentre
Dio lui e’ dentro di noi e ci dice la strada
Stra-stra- stra –stra
E visto che la via è la stessa
Tutti insieme andiamo al prossimo raduno
E visto che la via è la stessa
Tutti insieme andiamo al prossimo raduno
Prossima chiesa
Caffè Austriaco
(Quarantotto - D'Amato)
Hitler poteva essere in fondo anche un santo
O insomma insomma fondamentalmente un buono
Un giorno era giovane forse ancora un bambino
Nel bar
Nel bar una piccola cameriera
Che poi gli dissero ebrea
Gli portò un bicchiere al tavolo
E il tavolo,il bicchiere e la cameriera
Uniti alla luce che entrava dal / nel grande finestrone…
Girarono stranamente e fastidiosamente nel suo occhio
E lo costrinsero a chiuderlo per un attimo
Lai la la….
E lo costrinsero a chiuderlo per un attimo
Forse ancora un bambino, ‘meriera che poi
La la la la cameriera
Con tutto l’insieme
Dal / nel grande finestrone
Lai la…
Di Mattina Molto Presto
(Quarantotto - D'Amato)
Di mattina molto presto
Di mattina molto presto
Vuoi entrare nella mia stanza
Dissi… Aprendole la porta
Dissi aprendole la porta
E non vedendo niente
Di mattina molto presto
Di mattina molto presto
Vuoi entrare nel mio sommergibile
Disse… Aprendomi la porta
Disse aprendomi la porta
E non vedendo il mare ,il mare
Ne’ il ponte , ne’ il ponte
Fai come ti fa piu’ comodo
Vecchio divano vecchio letto …vecchia poltrona
Fai come ti va meglio….
Vecchio divano vecchio letto …vecchia poltrona
Lai la…
Dissi “ io sono un suonatore”
Dissi “ io sono un suonatore”
Che ormai non sa piu’ cosa
Che ormai non sa piu’ cosa
Vuol dire musica
E nemmeno un suonatore
E nemmeno dire
E nemmeno suonare e nemmeno dire
E nemmeno volere e nemmeno sapere
E nemmeno cosa e ormai quasi
Quasi nemmeno dormire
Io sono un suonatore
Io sono un suonatore
Mandolino
(Quarantotto - D'Amato - Colombini)
Quando hanno ammazzato il mio amico mandolino
Sono andato a dormire più presto
E ho sognato una tempesta ebrea
Quando hanno ammazzato il mio amico mandolino
Sono andato a dormire con chi gli aveva spazzato la gola
La voce la gola
E nel mio letto c’era puzza di donna
Ricordo eravamo in tre nella stanza
E avevamo guardato di sotto la strada
Che correva verso la stazione e forse
Lei aveva detto che gli alberi
Le ricordavano il primo di maggio-maggio
Lai la la…
Può essere disse mandolino…. Anzi..anzi
Se guardo meglio vedo due persone
Che parlano dietro al pioppo-pioppo
E uno chiede “ma è un albero? “
“no “è solo un po’ confuso
Ma lui non ha foglie e gli è difficile parlare
Comunque si può far sempre contento qualcuno
E dire “si sono “
Oppure “non la vedi la confusione che mi esce dalle tasche“
Comunque loro diranno
Non c’entra l’inverno né maggio
Lai la la …
Ma io dico loro “ci sta forse il vostro maggio nel mio inverno?“
Scaricano Legno Nero
(Quarantotto - D'Amato)
Scaricano legno nero dalla nave greca
Il suo nome è salvezza , il suo nome è salvezza
E quando uno dei suoi uomini sta’ in bilico
Gli amici tagliano braccia fino al gomito
Per lanciarle alla ricerca del disperso
Per lanciarle come levrieri alla ricerca del disperso
Lai la….
Il cuoco recita sul ponte :
“ io so chi dirà questo è un inferno, questo è un inferno “
Ma non salterà a terra in questo viaggio….
Ma non son io che dico “ amor non muove solo stelle e ruote “
Ma neanche questa barca che segue a ruota stelle
Lai la…
E infatti la nave si incagliò e “ fermi tutti” una voce gridò
Ora ,paradiso alla mano, il capitano e la signorina Anna
Seguiranno le istruzioni
E ci sarà un bel movimento
E Anna e il capitano fanno all’amore
E il marinaio piange come la notte perché’ di giorno è più difficile
E il marinaio piange come la notte perché’ di giorno è più difficile
Lai la…
Dunque il lavoro venne lavorato
E la nave si mosse non sono storie queste
Non sono storie queste guardatemi in faccia e ditemi se sbaglio
La nave si mosse proprio
E così i cani arrivarono al ferito
E lo finirono come sempre insomma
E come sempre insomma ci sarà anche un cuoco che sbaglierà le dosi
Ed ecco qua la mia manciata di sale sulla torta…
Lai la la…..
Entrai In Un Ristorante
(Quarantotto)
Entrai in un ristorante perché’ avevo fame
Entrai per fame e per una finestra
E una donna mi mostrò un’altra finestra
Il suo nome era Anna e io andai dove mi avevano detto
Proprio come, proprio come
Ho fatto l’amore con te l’altra notte
Come ho fatto l’amore con te l’altra notte
Come ho fatto l’amore con te l’altra notte
Ma aspettando trovai un orecchio nell’orecchio
E chiamai l’uomo e dissi “hei hei hei hei“
Portati via questa roba, questa roba portati via
E lui se ne andò dal locale con la ragazza
Che avevo visto per me quella notte
Con la ragazza
Con la ragazza
Con la ragazza
Con la ragazza che avevo visto per me questa notte.
E vedendo tutto questo diventai di tutti i colori
Quasi un arcobaleno
“hei aspetta “ dissi , “hei aspetta “ pensai
Voglio venire anch’io , verrò anch’io nelle vostre camere
Basta che voi non entriate nei miei armadi, i miei armadi
Basta che voi non entriate nei miei armadi, i miei armadi
Non vi avviciniate
Ma loro uscirono senza darmi un minuto di ascolto
E l’ultima cena, l’ultima cena
Era così vuota di gente e io mi vergognavo come un matto
Come un matto , come un matto finalmente
Finalmente dissi di avere caldo
E aprii la finestra e andai fuori
In cerca di una pagina o di una moglie
Di una pagina o di una moglie per scriverci sopra questa faccenda
Di mattina molto presto
Di mattina molto presto
Di mattina molto presto
Di mattina molto presto
La la …….
Ulrike Meinhoff
(Quarantotto)
Io e i miei briganti abbiamo saltato i fossi
Color verde rame , pieni d’uva
Per correre più agili su queste strade
Così generose di polvere, di sangue in polvere
La mia sorellina occhi viola ne’ padre ne’ madre
E’ stata trovata dritta in piedi e continuava a sognare
Uccisa a mezz’aria a questa gente
Dal nome così felicemente duro e…
Cosa che io non credevo
Dalle facce da predoni
Così bene allineate
Con le loro grigie città
Lai.la
Allora siamo scesi dalle nostre montagne sui monti
E a grandi passi nella neve della foresta
Volevamo vendetta su queste uniformi della polizia
Che corrono insieme ai topi
Nell’alba della piazza del lago di monaco
Ma molte guardie sorvegliavano la casa del soldato
E le guardie furono uccise ma il solda-to rise
Sapendo la casa fortissima
Perché’ costruita coi nostri pellegrinaggi e-e-e
E da dietro la porta disse
“ le chiavi dovete cercarle “
In non so quale mucchio di colline
E io e io
E io tornando ai miei monti ho incontrato un francese
Che cantava “ non amo nessuno “
Perché’ le lenti dei miei occhi
Non arrivano così lontano
Non fanno quasi una piega
Non fanno quasi una piega
E con un trucco
Di nascosto
Gli rubai la voce..
La voce